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Immagine del redattoreannacardellilynch

Bilinguismo a scuola: il libro di testo.



In questo periodo gli insegnanti sono chiamati a scegliere i libri di testo per il prossimo anno scolastico. Nella scuola primaria quello per la lingua inglese è uno strumento ormai consolidato, le case editrici offrono una vasta scelta e, a volte, può diventare difficile prendere la giusta decisione. Il libro di testo è una risorsa, una fonte di ispirazione, una guida e un supporto al servizio dell’insegnante e della classe. Quando scegliamo un testo teniamo conto di alcuni criteri fondamentali come il tipo di design, il contesto, la progressione dei contenuti, il metodo utilizzato, l’attenzione alla graduale presentazione e allo sviluppo delle quattro abilità linguistiche.

Il textbook diventa una guida e un punto di riferimento, ci indica la strada sulla quale percorrere il nostro viaggio. Lo dovremmo vedere come una risorsa che non limita la possibilità di ampliare il programma con attività diverse e complementari, ma che fornisce la base dalla quale partire.


Conoscere i bisogni della classe, quelli dei singoli alunni e anche quelli dell’insegnante aiuta molto a personalizzare la scelta. Quando ero insegnante specialista e avevo circa 10 classi, non sempre sceglievo lo stesso testo uguale per tutte.

Quello che per me era fondamentale era la possibilità di integrare e di scegliere.

Un libro adottato può sempre essere adattato attraverso la selezione, l’ampliamento e l’integrazione degli argomenti tenendo conto delle esigenze e dei bisogni educativi di tutti.


Come insegnante specializzata ho sempre cercato di integrare il testo con momenti Clil. Questo mi permetteva di dare più spazio all’esposizione degli alunni alla lingua e, allo stesso tempo, trattare argomenti relativi alla programmazione di scienze.

L’uso dei picture books mi permetteva di introdurre argomenti nuovi che sarebbero stati ripresi dal libro o di consolidare quelli già appresi nelle unit precedenti.


Nei due libri di testo Hello Ginger e Buddy, che mi vedono autrice insieme a Janet Harmer e Alessandra Brunetti, abbiamo voluto creare uno strumento che possiede tutte le caratteristiche sopra elencate, utile e soprattutto plastico.

Il nostro motto è appunto: adopt and adapt!






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